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Coppettazione

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La coppettazione è  una pratica che fa parte delle tecniche terapeutiche della Medicina Tradizionale Cinese.

Prevede la suzione (aspirazione) di alcuni punti anatomici del corpo, sfruttando l'applicazione sulla pelle di apposite ‘coppette’. La funzione fondamentale è quella di rimuovere i ristagni che bloccano la circolazione, promuovendo un ricambio ossigenato e ricco di sostanze nutritive nel sangue.

Nelle sue applicazioni comuni, crea giovamento a persone che per esempio soffrono di emicrania, sciatica, lombalgia e problemi articolari.

 

Quali sono i benefici?

La metodologia è stata studiata in vari contesti per capire cosa avviene quando si effettua la suzione. La spinta negativa che crea la coppetta richiama sangue nella zona interessata e se il campo di applicazione è corretto, l’efficacia è notevole.

La tecnica può essere anche utile per riparare cicatrici post-intervento chirurgico e post-trauma.

Cosa rappresentano i caratteristici segni che poi restano sul corpo?

Si tratta dell’affiorare in superficie del ristagno delle tossine. Si può addirittura fare diagnosi, valutando il colore della cute. Quando il processo infiammatorio è recente la pelle è arrossata, mentre se la stasi sanguigna è più datata il colore tende al violaceo.

Quando può essere utile agli sportivi?

La squadra americana di nuoto la usava in chiave defaticante dopo intensi allenamenti in vasca, perché aiuta a eliminare le tossine e gli accumuli metabolici che si creano quando il muscolo viene sottoposto a sforzi consistenti. Può essere importante perché agisce sul mantenimento delle performance e ‘conserva’ la muscolatura sempre in stato ottimale”.

Con le Olimpiadi di Rio, nel 2016, c’è stato un vero e proprio boom.

Basti pensare a Michael Phelps e alla squadra di nuoto americana, che mostrava i segni tipici della coppettazione scendendo in vasca.

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Coppettazione Reggio Emilia

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